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I GRUGNI

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Altro giro per i campi e altra spontanea.

Tocca ai grugni (o almeno qui li chiamiamo così) che raccogliamo fino a tutto il mese di marzo, più avanti secondo la nostra esperienza diventano più amari quindi tra un mesetto circa ci fermiamo.

Come tutte le erbe spontanee facciamo molta attenzione a lasciare quanta più radice possibile in terra per non correre il rischio di “depredare” i campi di raccolta e assicurarci in questo modo che possano ricrescere ogni anno sempre meravigliosi.

Una volta la socialità passava anche da qui, raccogliere erbette di campo era un modo per ritrovarsi all’aria aperta, con le donnine armate di parannanza, coltello e cesti da riempire. Anche le nostre nonne facevano così.

Ora la parannanza non la mettiamo, ma coltello e cesto sono sempre pronti allo scopo.

Solitamente puliamo i grugni sul posto, eliminando la terra e le foglie rovinate. Una volta a casa si lavano ben bene e li scottiamo in acqua bollente. Una ripassata in padella con un filo di olio e una becca d’aglio (magari anche un po’ di peperoncino, perché no?!?)e avete un contorno di campo favoloso da mettere in tavola. Potete anche arricchire i grugni così preparati con delle patate lesse, ma se ci farcite la crescia allora avete fatto tombola!!!

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