È ormai un dato di fatto che l’agricoltura ha una responsabilità enorme per quanto riguarda la conservazione dell’ambiente e di conseguenza sulla nostra salute e la qualità del cibo che mangiamo.
Siamo partiti proprio da qui quando da subito abbiamo deciso di certificare bio l’azienda. Non una moda come tanti possono pensare, ma una certezza in più per chi si rivolge a noi, la certezza non solo del rispetto delle regole che ti portano alla certificazione ma soprattutto del rispetto dei cicli di vita naturali. E questo rispetto si traduce in un intervento minimo da parte nostra, perché vogliamo preservare le caratteristiche della terra dove coltiviamo e salvaguardarne la biodiversità.
Non a caso il nostro è un orto “disordinato”. In mezzo alle nostre verdure, come nel frutteto o in mezzo alla vigna, troverete tantissime specie vegetali spontanee, quelle che comunemente vengono chiamate “erbacce” ma che in realtà sono indicatrici importantissime dello stato di salute di un campo. E poi la maggior parte sono buonissime da mangiare, si possono cucinare in tantissimi modi.
La verità però è che quello che facciamo va dal biologico, al biodinamico, all’agricoltura naturale e rigenerativa. Si perché, semplicemente, è la terra la cosa più importante, la sua fertilità. è questo il nostro punto di partenza: permettere più vita possibile nel terreno. E se il terreno sta bene ed è in salute anche ciò che coltiviamo starà bene e non avrà bisogno di cure particolari né tantomeno di essere curato con prodotti che non rientrano nel nostro modo di pensare l’agricoltura. Fermo restando che gli unici fertilizzanti che ci permettiamo di utilizzare sono letame e compost.
E poi i lombrichi sono più felici e lavoreranno meglio. Sono proprio loro infatti i nostri migliori amici, perché si nutrono di materia organica in decomposizione e lasciano sulla terra il non plus ultra dei fertilizzanti: l’humus. Molto più di un concime, l’humus dei lombrichi migliora le caratteristiche del terreno e fornisce elementi nutritivi incomparabili alle piante.
Il mantenimento dell’ecosistema è importantissimo, non bisogna romperne gli equilibri che lo compongono. Insetti, erbe spontanee e verdure devono coesistere. Sfruttare la vicinanza di piante amiche e naturalmente antiparassitarie ci permette di allontanare insetti dannosi e migliorare allo stesso tempo la qualità di ciò che coltiviamo. E se serve, abbiamo sempre a disposizione ortica ed equiseto, con cui fare rispettivamente un macerato e un decotto, che utilizziamo come antiparassitari e fungicidi più che naturali.
Potete capire da soli che per tutto questo ci vuole tanto tempo, perché è ovvio che in modo diverso si produce di più e più in fretta. Ma la fretta come sempre è cattiva consigliera, e pian piano, con tanta pazienza, il nostro orto è aumentato in superficie e varietà coltivate. E si colora sempre di più.