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I VIAGGI DELLE MELE

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Da fine settembre in avanti come giravi lo sguardo trovavi alberi di mele selvatiche ovunque, lungo quelle strade di campagna un tempo percorse da contadini e pellegrini che le raccoglievano al loro passaggio.

Di colori diversi, di dimensioni diverse, ma tutte tanto profumate. Diverse anche nella consistenza, perché poi prima di raccoglierle sono state tutte avidamente assaggiate, ma sempre croccanti e dolci, dal sapore deciso.

Ecco, nonostante questa premessa e nonostante l’elevato numero di mele che dal giallo al verde al rosso costella la nostra campagna e le nostre colline all’inizio ero quasi restia a raccoglierle. Poi si è dato il via alle danze e lì si è spalancato un mondo. Perché ci hanno letteralmente rapito la mente e ogni momento libero della settimana è stata l’occasione per andare a cercarle. Perché frutti perfetti, seppur nella loro imperfezione. Spesso quasi sgraziati, in parte riscoperti in parte ancora sconosciuti, ma tutti figli di questo ambiente con cui la simbiosi è ideale.

E poi si sono scatenate le idee e quando la lampadina si accende a Semetella non si spegne più.

Ogni cesto che si riempiva portava con sé un abbinamento e così sono nate le nostre prime produzioni a base di mele selvatiche. Composte, perché contengono pochissimo zucchero di canna (talmente poco che non possono chiamarsi confetture). E d’altra parte sono così dolci di loro che non avremmo mai potuto alterarne il sapore vero.

Ma la cosa ancor più meravigliosa è che hanno rappresentato un po’ la nostra Madeleine. Infatti, la scelta di utilizzare le spezie per aromatizzarle, in modo del tutto dirompente e oserei dire quasi prepotente, ha scoperchiato la via d’ingresso alla memoria e fatto riemergere ricordi di viaggi in Paesi particolarmente amati e che ancora gonfiano il cuore di profumi, colori, occhi, sorrisi e paesaggi sempre presenti seppur lontani nel tempo. Ricordano il profumo sprigionato dalla grande varietà di spezie nei bazar di Istanbul, di Teheran, di Marrakech, tra i posti più suggestivi nonché esperienze imperdibili per assaporare il folklore e meglio comprendere i complessi sapori delle cucine locali.

E allora, se un’idea tira l’altra, perché non permettere a quelle splendide mele, in fondo tra i frutti più diffusi, di fare un viaggio intorno al mondo?

Intanto abbiamo cominciato e siamo passati dal profumo di rose dei lokum turchi, alla menta del fantastico tè marocchino, alle spezie per dolci persiane.

Trovate queste prime produzioni ne « i viaggi delle mele ».

Ma abbiamo tutta l’intenzione, se vi piaceranno, di continuare e portarvi con noi in questo giro del mondo. Aspetteremo ormai il prossimo autunno e le prossime mele selvatiche del nostro territorio. Nel frattempo pensiamo a quali saranno i paesi in cui accompagnarvi e magari anche qualche vostro consiglio.

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